Weblogic

Home Letture e spigolature Giampiero Neri legge Vasilij Grossman, Vita e destino
Giampiero Neri legge Vasilij Grossman, Vita e destino PDF Stampa E-mail
Rubriche - Letture e spigolature
Venerdì 13 Luglio 2012 00:00

di Giampiero NeriVita e Destino, Adelphi, 2008

Una delle poche consolazioni che si hanno a leggere le 827 pagine di Vita e destino di Vasilij Grossman

è pensare di rileggerle una seconda volta, non tanto e non solo perché con la prima non si è capito abbastanza,

ma perché con Vita e destino si ha l'impressione di essere a un passo dalla comprensione di tutto. L'impressione è entusiasmante.

Quando mai ne abbiamo avuta una uguale?

Grossman sembra mettere mano a cielo e terra.

Ricominciamo a pensare, a mettere ordine alle nostre idee, riprendiamo dall'alfabeto.

Non tutto è perduto.

Lasciamo pure che ci sia chi si mette la mano sul cuore.

Ci sono ancora cose troppo importanti da fare, a cominciare dalla rilettura di Grossman.

Quando mai abbiamo riflettuto sul fatto che la vita è un conto e il destino un altro.

Grossman distingue.

Un conto è la vita, un altro il destino.

E' una questione molto diversa dalla 'aspettativa di vita' che si legge sui manuali di geografia economica, di economia politica. Del tutto diversa. Qualunque testo di storia ne dà conferma.

E' meraviglioso pensare che un avvenimento tanto importante, come la nostra vita, unica e irripetibile, possa avere un soccorso del tutto decisivo da un altro ebreo della storia.

Grossman è un ebreo russo, partecipa delle due nature.

Grossman dovrebbe significare grande uomo, e chi più grande?

***

Dal risvolto di copertina di Vita e destino, Adelphi, 2008:

Fra i primi corrispondenti di guerra a entrare, al seguito dell'Armata rossa, nell'inferno di Treblinka, Vasilij Grossman, nato a Berdi?ev, in Ucraina, nel 1905, ha riportato nei suoi romanzi quell'esperienza. Adelphi ha pubblicato di lui 'Tutto scorre', 1987, 'L'inferno di Treblinka', 2010. 'Vita e destino' , riprodotto su microfilm e fatto uscire clandestinamente dall'URSS,apparve in russo presso l'Âge d'Homme, a Losanna, nel 1980, in una redazione incompleta. Terminato nel 1960, il romanzo dopo essere stato esaminato dal Comitato Centrale, nel febbraio del 1961 fu confiscato da due agenti del KGB insieme alle carte carbone, alle minute e ai nastri della macchina per scrivere. Il romanzo è un appassionante affresco storico ma è soprattutto una bruciante riflessione sul male.

Del male (attraverso le vicende di un gran numero di personaggi in un modo nell'altro collegati tra loro, e in mezzo ai quali incontriamo vittime e carnefici, eroi e traditori, idealisti e leccapiedi, fino ai due massimi protagonisti storici, Hitler e Stalin) Grossman svela, con implacabile acutezza, che è menzogna e cancellazione della verità mediante la mistificazione più abietta: quella di ammantarsi di bene, un bene astratto e universale nel cui nome si compie ogni atrocità e ogni bassezza, e che induce a piegare il capo davanti alle sue sublimi esigenze. “Libri come Vita e destino” ha scritto George Steiner “eclissano quasi tutti i romanzi che oggi, in Occidente, vengono presi sul serio”.

(cura di P. R.)

 

Creative Commons